Introduzione Piantine Report
(Prima parte)
Report
(Seconda parte)

INDICE  VIAGGI



Informazioni generali
Introduzione
Viaggiare e campeggiare con la moto
La lingua e i francesi
Acqua... no BIRRA!
Capitolo furti moto

Chiunque sia già stato in Corsica non farà altro che raccontarvi di come sia bella, varia e accogliente!  Beh... nulla di più vero!
GirolataGirolataGirolata
Paesaggi mozzafiato, mare cristallino, clima mediterraneo, cordialità e accoglienza ineccepibili e soprattutto LA VERA CULTURA MOTOCICLISTICA!!!
...asfalti quasi ovunque curati maniacalmente (specie la zona nord occidentale)   ed estremo rispetto del motociclista da parte della totalità degli automobilisti!

Altrove difficilmente  (anzi mai) troverete auto, furgoni o autoarticolati che si sansano non appena  vi  notano dagli specchietti retrovisori!


Da non dimenticare:
Se affrontate un viaggio in corsica e soprattutto, se la vostra permanenza sull'isola prevede di soggiornare in tenda ricordatevi di portare con voi quantità industriali di sprey anti zanzare, pomate contro le punture di insetti vampiro e ogni quant'altra forma di machumba conosciate contro questa piaga estiva per l'essere umano!


 

Viaggiare e campeggiare con la moto

Ecco la disposizione dei bagagli su Lamù:

Hornet gran turismoIn attesa del traghettoIl nostro primo campeggio

Due borse laterali morbide, uno zaino (21L - utile per le escursioni sull'isola) e una borsa da serbatoio.

La tenda in nostro possesso è una semlice e pratica tenda ad igloo acquistata presso la Decathlon (Alplaz3 +Light); una tenda 3 posti (due per i motociclisti e uno per i bagagli, tute e caschi) il cui punto forte è la compattezza e leggerezza.... quando la si piega la sacca non pesa più di 3,5kg e ha le dimensioni approssimative di un parrallelepipedo di 40x16x16cm.... veramente piccolo e pratico per l'uso motociclistico.

Il primo giorno, alla partenza, la tenda era correttamente ripiegata all'interno di una delle borse laterali  ma già al secondo giorno abbiamo ritenuto più comodo arrangiarci e legare il piccolo saccotenda al maniglione posteriore di Lamù!

I sacchi a pelo  invece, una volta piegati, hanno la forma e la misura di una bottiglia d'acqua da 1L con un peso approssimativo di 400g e, in viaggio, facevano bella mostra di loro appesi  alle fettucce laterali dello zaino.
Materassini... qui sta a voi!  Personalmente avevo dietro due materassini gonfiabili da impiegare come letto in tenda ma personalmente non l'ho mai usato (mi dava fastidio) al contrario di Samantha che ha sempre poggiato le sue dolci scapole sul rimbalzoso strato d'aria! :-)))

Non servono accorgimenti particolari per affrontare una vacanza in campeggio con al seguito la propria moto solo molto buon senso nel segliersi la piazzola e nel piantare la tenda avendo l'accortezza di tenere il più vicino possibile il proprio cavallo d'acciaio.

Un'ultimo consiglio è quello di costruirsi  dei teli copricasco in cotone pesante per potervi riporre il casco e portarlo sempre con se,  anche in spiaggia!

Da portare con voi
Ricordate di portare con voi un telo plastificato che può venirvi comodo in migliaia di modi: da mettere come findo per la tenda (qual'ora il terreno del camping fosse a rischio foratura del fondo), o come appoggio (quando dovete ripiegare tenda e bagagli) oppure per coprirvi in caso di panne sotto la pioggi.
Aver dietro in soltellino multiuso è senza dubbio un'altra idea azzeccata come pure aver con se qualche pezzo di fil di ferro comodo per qualunque riparazione, legamentosa d'emergenza.
Ovvio sempre meglio aver dietro quanche straccio (magari nel sottosella) per gli impieghi più disparati!

Per il campeggio ricordatevi uno spago per stendere e qualche spilla da balia per appendere il bucato (risultano più pratiche e meno ingombranti delle mollette da bucato)!

 

La lingua e i francesi:

Conoscere il francese non è assolutamente necessario per viaggiare in corsica....  La lingua Corsa è diversissima dal francese, è molto più simile all'italiano... sembrerebbe un mix di sardo e di genovese  con qualche sfumatura celtica!

E' risaputo che i Corsi, nel loro profondo, odiano i Francesi continentali e questo lo si capisce subito leggendo i cartelli stradali: tutti (o quasi) riportano i nomi delle località sia in lingua locale Corsa  che in lingua nazionale Francese ma il più delle volte quest'ultima è cancellata, coperta o storpiata!

Il turista italiano troverà quindi una calda accoglienza dai corsi che dopotutto vivono molto sul turismo estivo italiano!

L'odio per la francia continentale si rispecchia anche nella scarsa presenza di agenti dell'ordine (gendarmi) e polizziotti che, essendo sotto la direzione di Parigi, non sono amati dai residenti locali!

A girare per l'isola pare che la parte dei leoni la facciano i vigili del fuoco disseminati in ogni dove e evidentemente benvoluti dalla popolazione!
 

Acqua... no BIRRA!!

Attenzione.... se siete amanti della birra sappiate che in Corsica si producono birre uniche... sia chiare che rosse aromatizzare! Torrà mirto e Torrà macchia sono secondo me decisamente sublimi!

PS. Purtroppo è poco diffuso l'uso di spillatori e vi dovrete accontentare spesso di birre in bottiglia


Birra ambrata Pietra

Birra chiara e leggera -  Serena

Birra chiara - Colomba
Acqua
Se proprio non potete fare a meno di bere acqua ricordate che la Corsica, contrariamente alla Sardegna, è un'isola piena di corsi d'acqua, sorgenti naturai e potabili.

Nei bar/ristoranti
Quando invece vi trovate comodamente seduti con le gambe sotto al tavolo di qualche ristorantino ricordate che ordinare un'Acqua Naturale (bottiglia) vi costerà mooooolto caro, decisamente più di una birra o una bibita... Per venirne fuori agevolmente e fare la figura del turista navigato  ricordatevi di ordinare una brocca/caraffa di acqua e vi verrà portato al tavolo acqua di rubinetto (indi di sorgente locale) alla modica cifra di: nulla! E' gratis compresa nel coperto!
 

Capitolo furti moto

Purtroppo è vero: la Corsica è famosa anche per essere stata  spesso fatale per le moto di ignari turisti italiani...

Prima di partire in molti mi avevano messo in guardia sui ladri di motociclette targate ITALIA e su furti di caschi quindi ho cercato d'aver sempre la mia piccola sottocchio e di portare sempre con me i caschi (buona idea qualla di farsi dei teli copricasco in cotone pesante).

Credo che, comunque, non sia più pericoloso che posteggiare in centro a una grossa città italiana o in qualche viuzza disabitata di periferia! quindi.... godetevi la vostra vacanza ...se proprio dev'essere destino non ci potrete mai far nulla!!

(ovvio non andatevela a cercare: quindi occhio nei centri abitati)

 
 
 

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Veduta della corsica dal satellite

Piantina stradale della Corsica











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--  R E P O R T  --

 1° Giorno 29 Luglio 2004 (Monza sveglia h.5.40)
 

Prima Tappa - Giorno 1 Partire per una vacanza in Corsica in moto richiede  veramente pochi accorgimenti... non serve premeditare nulla di particolare...  basta avere una tenda qualche indumento di ricambio, molta voglia di avventura e desiderio di piega e si può partire!
Arrivati al porto ci si dirige al molo per gli imbarchi ai traghetti e si va in cerca della biglietteria.... meglio se con un ora di anticipo!
E' bene ricordare che è discrezione del personale portuale e marittimo  imbarcare moto e motorini per primi o per ultimi ma solitamente dovendo occupare le aree laterali della stiva saremo i primi a salire!
TRAGHETTO


Traghetto MobyLines
(Piccolo suggerimento per il traghetto: se viaggiate carichi con magari zaini e borse appresso e non legate alla moto e magari indissate tuta e stivali può essere molto conveniente e accogliente prendere una cabina per potersi rilassare; si sente anche molto meno il mare!)

 
Arrivati a Bastia non ci resta che decidere dove volgere lo sguardo!    ...mah... non ne abbiamo la minima idea...   uno sguardo alla cartina stradale e via verso sud lungo la litoranea giusto per allontanarsi dal caos e dalla frenesia del centro di Bastia! Trasferimento in Corsica

Circa un'ora di strada e ci accorgiamo che siamo in terra francese da un'ora ed ancora non abbiamo iniziato effettivamente la nostra vacanza e soprattutto non
sappiamo ancora dove andare. Beh, decidiamo di cercare un campeggio per piantar la tenda e goderci almeno un paio d'ore prima della cena!
Arriviamo a Prunete, all'incirca a metà della costa orientale della Corsica (quella che s'affaccia all'Italia) e troviamo un piccolo camping immerso un bosco a pochi
metri dal mare e decidiamo di fermarci qui!
Pochi istanti per scegliersi uno spiazzo e cominciamo a piantare la nostra casetta per questa notte, tempo 20minuti siamo già in costume e ciabatte diretti verso la
spiaggia raggiungibile attraversando il campeggio... fantastico ...tuffarsi in mare e rilassarsi a pochi metri dalla propria tenda!

Il nostro primo campeggioIl nostro primo campeggio
Il nostro primo campeggio

Arrivata l'ora di cena ci accorgiamo di essere praticamente in mezzo al nulla! In un raggio di 15km dal campeggio non c'è niente e nessuno, non un ristorante, bar o
osteria... nulla! Per cenare dobbiamo avventurarci verso l'entroterra e... fantastico, in pochi chilometri (massimo 5 o 6) ci troviamo già a 600m di quota a Cervione un paese arroccato sul versante di una montagna ove finalmente troviamo dove mangiare!

Cervione
Cervione - Di fronte al mare di Prunete ove avevamo il camping












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 2°Giorno  -  Cambio di rotta
 

Giorno 2 L'indomani mattina decidiamo di levare le tende di buon ora (si fa per dire) e di ritornare sui nostri passi e raggiungere l'altro versante della Corsica: la costa occidentale!
Per fare cio' ripercorriamo verso nord la strada che ci ha condotti da bastia per poi inerpicarci attraverso la brulla terra del nord  fino a Sanit Florent.

Piccola cittadella molto turistica e decisamente molto “inn”! Vive praticamente attorno al suo porto e attorno ai suoi visitatori...!!

Proseguiamo il nostro trasferimento verso I’Ile la Rousse attraversando il Desert des Agriates: non un vero e proprio deserto come lo si pensa ma oltre 40km di nulla ci separano dalla prossima visione del mare!!   Il deserto altro non è che un altopiano roccioso e caratterizzato dalla completa assenza di alberi e piante spontanee solo erba e arbusti ricoprono i dolci pendii di questi colli.

Una strada fantastica, un contino susseguirsi di curve, tornantini, rettilinei e scollinamenti... un asfalto perfetto: aderenza enorme, nessuna buca, nessun avvallamento e
nessuna frattura del manto stradale... Oltre 40km di delirio per un motociclista!

La conclusione del deserto arriva brusca dopo una ripida discesa da uno scollinamento (quasi un passo alpino), poche curve e nuovamente ci si trova d'innanzi al
mare e in tutta la sua bellezza ci si mostra la baia e la spiaggia di Ostriconi!

Proseguiamo per ancora una 30ina di km lungo una continuo susseguirsi di sali-scendi della costa fino a raggiungere la meta: Algajola;  piccolo centro abitato poco
dopo il più rinnomato Isula Rossa (o I’Ile la Rousse)
 
 

Plage de Ostriconi Verso Isula Rossa
Deserto De Agriates Deserto
Immagini suggestive del deserto Des Agriates









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 3° Giorno - Relax
 

Oggi la giornata intera sarà dedicata al mare, alla spiaggia e alla scoperta delle scogliere incantate dal mare limpido che corrono lungo tutto il golfo di Algajola.
Il campeggio è proprio a ridosso della costa sabbiosa e spiaggia libera (del resto tutta la Corsica non esistono lidi privati) e possiamo quindi gironzolare liberamente in ciabatte senza preoccuparci troppo di cosa portarci dietro!
Il tempo è magnifico, il cielo azzurro terso, l'aria amabilmente calda e pulita ed il mare fantasticamente trasparente... e poi... scorgere a pochi km dalla spiaggia le
catene montuose dell'entroterra còrso è veramente una favola!
 
La spiaggia di Algajola











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  4°Giorno - Gita nell'entroterra
 

Giorno 4 - Gita nell'Entroterra Oggi la mia indole antispiaggista mi porta a programmare una gita alla scoperta dell'entroterra... decidiamo di puntare verso sud destinazione Galéria.  Giunti quasi a Calvì prendiamo la strada interna che ci porta a costeggiare l'aeroporto di Calvì (poco più che una pista in terrabattuta stile paese del centr'africa) e ci dirigiamo verso l'altopiano; rapidamente scolliniamo in un tipico paesaggio americano di qualche desolante altopiano del Colorado! 

 
La strada per Galéria è sempre più stretta e serpeggiante sui verdi fianchi delle montagne e purtroppo l'asfalto peggiora sempre più.... buche, fossi, ciottoli, ghiaia e terriccio mi costringono a diminuire drasticamente l'andatura e con esso la tabella di marcia si dilata enormemente sfalsando i nostri propositi di giungere entro breve alla meta!

Galeria ha la tipica aria da paesino di pescatori ed è uno dei punti di partenza dei battelli per la Riserva Naturale della Scandola, e può con tutta tranquillità essere definita un paesino isolato dal mondo ma nulla cosa rispetto a quello che si sarebbe successivamente rilevata Porto!

Decidiamo di non fermarci nella baia di Galeria per il bagno ma di proseguire in direzione di Porto e transitare per Girolata!

La strada ci riporta verso l'entroterra e comincia nuovamente a inerpicarsi sul fianco dissestato di un colle:  il  Col de la Croix ...e qui facciamo i primi incontri con gli animali!  Dapprima maialini selvatici  poi pecore ed infine mucche, mucche e ancora mucche ...tranquillamente ciondolanti in mezzo alla strada (anche se viste le condizioni dell'asfalto chiamarla strada è un eufemismo).
Sinceramente mi rendo conto che la strada è veramente messa male e rispetto a quanto pareva dalla cartina ci vorrà molto per raggiungere Porto ma ad un tratto su un tornate ci troviamo d'innanzi agli occhi un paesaggio incantevole.... una veduta mozzafiato: alle spalle ci eravamo lasciati un grullo paesaggio alpestre di medio-alta quota ed ora d'innanzi a noi si apriva una ripida discesa con di fronte un'enorme insenatura sul mare, i ripidi versanti delle montagne si precipitavano a picco nel mare e la fitta vegetazione (tipica macchia mediterranea) rendeva l'ambiente ancora più magico.  Il golfo incantato era quello di Girolata, forse la zona più selvaggia della Corsica, raggiungibile unicamente via mare con un piccolo gruppo di costruzioni sulla costa e (pare) un unico abitante: un anziano pescatore.




 
Girolata Girolata Girolata

Golfo di Girolata


Fatte le foto di rito riprendiamo l'incessante tortuosità verso Porto...  decisamente i nostri piani dovettero cambiare... è proprio vero: in Corsica se si deve andare da un punto A ad un punto B la strada che sulla mappa sembra diretta, breve e tranquilla sarà sicuramente la più bella e panoramica ma decisamente anche la più impegnativa e lunga!

 
Dopo un interminabile susseguirsi di sali-scendi, scollimaneti, passaggi sottocosta e ripide scogliere finalmente scorgiamo in una stretta gola la cittadina di Porto!
 
 

GirolataGirolata

Strada per Porto

 
Porto Porto: Fantastico centro turistico (molto turistico e troppo "vip" per i mei gusti), isolato dal mondo,  immerso un una stretta gola raggiunta da tre sole strade (da Calvì a nord, da Ajaccio a sud e da Corte attraverso le montagne  ....e dal mare ovviamente) veramente una piccola perla.
Qui pranziamo e dopo poco decidiamo di riprendere il cammino preoccupati della strada che ci attendeva: era almeno il triplo di quella che avevamo fatto in mattinata!
Porto

Prendiamo verso l'entroterra ...verso la famigerata Scala di Santa regina!
Poco dopo aver lasciato Porto la strada comincia rapidamente a salire e tornate dopo tornate il clima si fa nuovamente fresco e piacevole e soprattutto l'asfalto del manto stradale è tornato a poter esser degno di tale nome!

Superiamo Evisa e ci immergiamo le buio di un bosco di  abeti, saranno alti almeno 20m, sembra di essere un una foresta dell'alta "tedeschia"! :-))
Decidiamo di rilassaci un pochino in una radura a goderci il sole e il fresco della montagna!  Metto la freccia, accosto e posteggio.... appena scendiamo dalla moto ci accorgiamo di essere praticamente circondati da "teneri" maiali selvatici liberamente pascolanti e in cerca di cibo.  Beh... poco importa basta che non importunino troppo e possiamo conviverci!

Maiali selvatici lungo le strade per Calacuccia

Quando riprendiamo dopo pochi km ci accorgiamo d'aver raggiunto il punto stradale più alto della Corsica  il Col ed Vergio (1467m SLM)!

La strada scende velocemente attraverso la stazione sciistica (invernale) e i pascoli erbosi... per giungere un un'ampia vallata dolce (Valle Restonica)costellata di alpeggi e chalet sparsi.   A fondovalle troviamo un bacino artificiale e la cittadina di Calacuccia (punto di partenza per numerose escursioni montane ai molti laghi in quota).
 

Continuando verso valle s'affronta finalmente la strada tanto famosa quanto bella: Scala di S.Regina.... si tratta di un tratto di strada di una 20ina di km  (inizialmente rappresentava un sentiero anticamente utilizzato dai pastori per la transumanza) interamente scavato a forza nella dura pietra e con impressionanti dirupi nelle profonde gole del torrente che scorre.  Un immenso canyon tra rocce rosse e vegetazione scarsa prevalentemente composta di arbusti!
Passaggi suggestivi lungo il Canyon di S.Regina
Scala di Santa Regina

Verso le 17.30 improvvisamente il canyon finisce e con esso la strada montana lascia il posto a una verde e rigogliosa pianura... siamo finalmente guinti sulla N193 che assieme alla nuovissima e soprattutto veloce N1-197 ci riporterà presto al Campeggio attraverso enormi distese collinari attraversando"in un attimo" mezza Corsica,  ...contrariamente a quanto fatto in mattinata!
 
 

Girolata Girolata
Girolata Girolata Girolata Girolata  

Porto


Girolata
Girolata Girolata Girolata Girolata

Col de Vegio e Scala di S.Regina



 
 
 
 
 
 
 
  

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